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La storia di The Elder Scrolls: 24 anni di RPG!

Questo videogioco rappresenta, ancora una volta, il successo di un genere che ormai annovera milioni di fan in tutto il mondo, quello del fantasy, che permette di cimentarsi in tante avventure, ambientate in mondi originali, per interpretare personaggi altrettanto inusuali, che devono sconfiggere i mostri di turno per raggiungere il proprio obiettivo finale. Questo, come altri videogames, permette inoltre di immergersi in giochi di ruolo, dove azione ed avventura tendono a mischiarsi ed a coinvolgere pienamente gli stessi giocatori.

Come accaduto con altri giochi elettronici di successo, anche da The Elder Scrolls e dai suoi mondi fantastici è stato creato un romanzo, che, in maniera particolare, parte dalle vicende tratte da uno dei suoi vari capitoli, il quarto, denominato “Oblivion”. Cerchiamo di approfondire meglio la conoscenza di questa saga, suddivisa in cinque parti, nata a metà degli anni ’90 e proseguita poi negli anni 2000, anche con vari cosiddetti spin-off.

Come inizia la saga: ecco Arena

Immagine esemplificativa rispetto alla Storia di The Elder Srcroll

Nell’anno 399 della Terza Era, il trono dell’imperatore Septim VII viene usurpato da un suo consigliere mago, Jagar Tharn. Il sovrano viene rinchiuso in una dimensione parallela chiamata Oblivion. Per poterlo liberare e salvare, bisognerà recuperare i pezzi del Bastone del Caos, che sono dispersi nel continente di Tamriel. L’unica persona in grado di fare questo è Ria Silmane, apprendista del mago usurpatore.

Questa, nonostante il tentativo di uccisione, riesce a salvare la propria vita e quella del cosiddetto campione, che potrà affrontare lo stesso Tharn per sconfiggerlo. Silmane, apparendo durante i sogni, permetterà al protagonista sia di raccogliere i diversi pezzi ma anche di completare il prezioso Bastone. Una volta ottenuto questo, il campione raggiunge la Città Imperiale, dove potrà affrontare il malefico usurpatore.

Il secondo capitolo di The Elder Scrolls, Daggerfall

L’imperatore Uriel Septim VII°, dopo disordini nella lontana provincia di High Rock, al fine di conoscerne i motivi e porvi fine, invia un agente dell’Ordine degli Spadaccini. Inoltre, egli doveva anche ricreare Numidium

Morrowind, il terzo capitolo della saga. Ecco alcuni accenni alla storia

Il protagonista del gioco, uscito di prigione, incontra il capo dell’Ordine degli Spadaccini che gli affida una missione: l’indagine sul presunto ritorno di un culto ritenuto pericoloso, denominato la Sesta Casata. Tale inviato in realtà sembra essere la reincarnazione di un eroe di alcune profezie Nerevarine, che, dopo una serie di scontri e peripezie, è costretto ad affrontare il suo principale nemico Dagoth Ur. Questo ne esce sconfitto e lo stesso Nerevarin riesce a salvare la regione, Morrowind, da una serie di calamità, unendone anche tutte le casate presenti.

Il quarto titolo: Oblivion

Il protagonista è “il Prigioniero”, che, a seguito di una serie di eventi, deve trovare l’erede scomparso dell’imperatore, rimasto ucciso in un attentato, per evitare l’apertura di Oblivion, da cui possono uscire dei mostri. Una volta rintracciato, i due personaggi si ritrovano a dover affrontare varie avventure e battaglie. Riconosciuto in seguito come legittimo erede al trono, Martin Septim deve affrontare un suo acerrimo nemico, Dagon. Lo scontro porta lo stesso neo imperatore a morire, ma a sconfiggere il suo avversario, riportandolo all’interno dell’Oblivion.

Espansioni di The Elder Scrolls IV: Oblivion

Knight of the Nine

Il primo DLC del quarto capitolo riguarda la ricerca di un’armatura divina la cui potenza varia al variare del livello del giocatore. Per ogni livello risulta essere l’armatura più forte che si possa trovare. Ogni pezzo appartiene ad una delle nove divinità e, per ottenere l’armatura completa è necessario ricevere i favori di ognuna delle divinità, anche attraverso un pellegrinaggio faticoso che porterà alla scoperta di zone altrimenti sconosciute di Cyrodil, la regione in cui è ambientato il capitolo. Inoltre, essendo tali divinità buone (chiamate nel gioco Aedra), per indossare l’armatura è necessario non compiere cattive azioni o, per dirla alla Dungeons&Dragons, bisogna mantenere un allineamento legale-buono.

The Shivering Isles

Il secondo DLC, invece, aggiunge zone del gioco completamente nuove. Ha sempre a che fare con le divinità, ma non più con quelle buone, bensì con una delle divinità malvagie, il Daedra Sheogorath, Dio della Pazzia. Attraverso il portale si accede alle Shivering Isle, delle isole che si articolano in quattro zone: una spiaggia su cui si arriva e si deve affrontare un potente nemico per poter poi accedere alle zone successive. Subito dopo, bisogna scegliere tra due percorsi: arrivare all’ultima zona attraverso il Regno di Follia, oppure attraverso il Regno di Mania, due declinazioni della pazzia, appunto.

Questo non ha alcuna conseguenza a livello di storyline, se non qualche dettaglio, mentre a livello di gameplay ti permette di ottenere un’armatura leggera o pesante, a seconda del regno selezionato. Inoltre, è possibile accedere anche al regno successivo, una volta raggiunta l’ultima zona dove risiede Sheogorath in persona. Dopo aver fatto alcune missioni per sventare una ribellione contro Sheogorath, bisogna affrontare il capo di questa, ovvero Sheogorath, che risulta dunque soffrire di un disturbo di doppia personalità. Al termine del DLC, Il Prigioniero diventerà il Dio della Pazzia, prendendo anch’egli Sheogorath come nome e canonicamente si può incontrare come NPC nel successivo capitolo.

Skyrim, la quinta parte della saga (un gioco che attraverso le molte Mod uscite può garantire ancora un’ottima giocabilità)

Immagine esemplificativa riguardante la versione online di The Elder Scroll

Per quanto concerne la storia, il protagonista, dopo essere scampato alla morte, riceve l’incarico di trovare un oggetto misterioso, mentre nel frattempo vi sono alcuni draghi che distruggono villaggi della regione di Skyrim. Dopo averne sconfitto uno, egli scopre di possedere e riuscire ad acquisire dei poteri.

Ecco il Trailer

Il protagonista, divenuto nel frattempo Dovahkiin, dopo una serie di avventure, ricerche e vari scontri, si ritrova a dover affrontare Alduin, il principale e più forte dei draghi. La morte di quest’ultimo, a seguito dello scontro con l’eroe protagonista, costringe alla fuga dalla regione tutti gli altri mostri alati.

Attendiamo con ansia l’uscita di The Elder scrolls 6, mostrato solamente attraverso un piccolo teaser al E3 2018 (assieme al nuovo capitolo è stato presentato anche il titolo per i dispositivi Mobile come Apple e Android).

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